Time + Architecture 2015 – 4

Edizione speciale del Magazine T+A intitolata “Expo as Eco-driver from Shanghai to Milan”.

L’architetto Michele Brunello ha contribuito con l’articolo “Expolis, A Space-time Journey in Expo Past, Present and Future Milestones.

Nelle metropoli Cinesi si stanno sviluppando nuove pratiche urbane che usano il Design come strumento di rigenerazione urbana e comunitaria. In questo contesto le Design Weeks si sono sviluppate come grandi eventi pubblici di sperimentazione urbana, slegate dal design unicamente del “prodotto” o dei “servizi”, ma terreno di sperimentazione di tutte le forme di progetto. L’evento “A journey in China Design Weeks” si focalizza su tre città simboliche, Beijing, Suzhou e Zhuhai, dove si produce l’innovazione e dove il design del futuro sta ridisegnando le vite di milioni di persone.

Across Chinese Cities – Pechino è un’indagine sul programma spaziale della capitale cinese intessuta nel suo progetto “ultramoderno” che colloca le sue tracce prendendo come caso di studio il distretto storico di Dashilar.  La mostra ritrae quei processi di adattamento che si sono mantenuti costanti nel tempo e che restano paradigmatici per molte città contemporanee come Pechino. ACC 2014 è una conversazione tra forme costruite e comunità attorno a un’architettura di resilienza e relazioni uniche per l’area del distretto.

Across Chinese Cities – China House Vision, è parte del programma internazionale ‘Across Chinese Cities’ organizzato e promosso dalla Beijing Design Week. La mostra nasce dal progetto House Vision, una piattaforma panasiatica di ricerca e sviluppo multidisciplinare avviata dal designer Kenya Hara per il Giappone nel 2013.

Across Chinese Cities –  China House Vision rappresenta per la prima volta il corpo di ricerca finora prodotto con un team di architetti ed esperti cinesi. Affronta il cambiamento del ruolo e dell’habitat della pratica architettonica nella Cina odierna manifestando i fenomeni contestuali e le traiettorie di ricerca dietro 14 proposte architettoniche.

“Across Chinese Cities – The Community”, promosso dalla Beijing Design Week in collaborazione con il governo municipale di Souzhou, esplora approcci alla pianificazione legati allo sviluppo di “comunità” come meccanismi che creano un nuovo sistema di appartenenza sociale, economica e spaziale.

Il progetto offre uno sguardo senza precedenti su oltre 20 casi studio che attingono alle “potenzialità di emancipazione del commoning” attraverso strategie progettuali integrate che incorporano nuove nozioni di identità collettiva e quindi nuove norme correlate di co-dipendenza, partecipazione e inclusività.

 

Sostenuto da Beijing Design Week, Beijing Tianzhu FreeTrade Zone, Beijing Airport Free Trade Zone e Slow Food China, “CIAO – Bridge, the common border of creation” è un progetto per celebrare il quarantesimo anniversario di relazioni diplomatiche tra Cina e Europa. E’ stato curato da DONTSTOP Architettura ed è stato esposto all’aeroporto di Milano Malpensa e successivamente presso il padiglione Slow Food a Milano EXPO. Il progetto include in un’unica installazione tre opere artistiche: di Katherine Xiao, Ludovica Anzaldi, Patrizia Piga e i disegni fatti dai bambini di Venus kindergarten.

“Four Hands” fa parte di un importante progetto nato nel 2015 in Cina, promosso dal Ministero della Cultura Cinese e National Base for International Cultural Trade intitolato “ China Design Round Up “ presentato per la prima volta in Italia durante EXPO. La mostra“Four Hands” ha avuto luogo presso la Galleria Spazio Otto, espone i prodotti di quattro società, tra le più rappresentative della Cina, considerate “modelli d’artigianato tradizionale”.

Il progetto allestitivo per l’opening cerimony della Beijing Design Week 2012 alla Millennium Square di Pechino si sviluppa in modo lineare e prevede 3 grandi portali che distinguono i diversi passaggi nelle aree tematiche. Il tema principale della mostra è il rapporto tra città e natura, rappresentato nelle grafiche disegnate da Yellow Office.

Il progetto degli  interni dell’ Hotel Huaxia si struttura in due parti: il restyling degli spazi comuni dell’hotel e il rinnovo architettonico e d’immagine delle camere volta ad un ottimizzazione degli spazi e delle superfici utilizzate. La nuova immagine dell’hotel è il risultato del connubio tra uno stile contemporaneo internazionale e il linguaggio tradizionale cinese. La riflessione progettuale nasce dall’ esigenza della committenza di rispondere ad un gusto di una clientela per la maggior parte proveniente dalla Cina.

L’idea espositiva sviluppa un progetto di circa 2500 metri quadrati. Il tema della mostra ruota attorno al successo dello Stile “Made in Italy “. Il ricco patrimonio culturale italiano è spiegato attraverso 7 focus riguardanti: Musica – Moda – Arte – Design – Cibo – Città – Stile di vita e creatività. Queste parole chiave rappresentano 6 aree e un livello comune per collegarlo insieme.

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