Il progetto XPORT VILLAGE è uno spazio di collegamento tra gli abitanti locali e la rete globale di innovatori e creativi di tutta la Cina e del mondo. La dimensione rurale del villaggio suggerisce uno stile di vita “lento” adatto alla professione creativa contemporanea, ma che sappia dialogare e rimanere in contatto con il ritmo “veloce” della città e dei suoi creatori, operatori, comunicatori, aziende e pubblico internazionale. Gli spazi sono articolati in cortili aperti rivolti verso gli elementi naturali e si sviluppano lungo il corso d’acqua e sul bordo settentrionale del villaggio. Le tre corti aperte sono collegate tra loro da due elementi che creano un segno urbano distintivo: il portico e il sistema degli archivi. Una struttura che mette a disposizione degli innovatori che vivono nella città di XPORT VILLAGE la tradizione e il bagaglio culturale dei saperi locali e globali, e allo stesso tempo è in grado di comunicarli e trasmetterli a livello mondiale.
CUvART è un centro culturale a Cuneo, progettato sulle rovine di un ex frigorifero militare risalente al XIX secolo. Mentre i paramenti murari perimetrali sono in condizioni sufficientemente buone per essere mantenuti e restaurati, si rende necessaria una nuova copertura declinata con delle falde in aggetto sulla piazza a coprire parte dello spazio pubblico. Una passaggio coperto divide il piano terra in due parti, assicurando la continuità dello spazio pubblico tra la piazza e il giardino interno. Il centro culturale ospita un fab-lab, spazi espositivi, un caffè letterario, e sale polifunzionali, il tutto organizzato secondo un sistema di distribuzione attentamente studiato per consentire alle varie aree di operare in maniera connessa o all’occorrenza indipendente.
Il progetto per la nuova sede degli uffici giudiziari di Catania, elaborato insieme a Progetto CMR, è stato sviluppato considerando in egual misura l’edificio e lo spazio pubblico da esso generato, instaurando così una relazione indissolubile tra le due parti ed il contesto urbano e paesaggistico. Un waterfront cittadino inscritto tra il mare e l’Etna. L’ impianto planivolumetrico a corte aperta riprende una tipologia edilizia tipica del centro storico catanese e la declina aprendosi però verso il paesaggio e sollevando parte del volume da terra. Ad una chiara composizione dei volumi corrisponde una distribuzione del programma studiata per essere estremamente funzionale in relazione alle necessità di efficienza, sicurezza e separazione dei flussi del pubblico da quelli degli addetti. Sfruttando l’orografia del sito sono realizzati gli spazi per le aule giudiziarie e i giardini terrazzati che degradano verso il mare. La spiccata integrazione del nuovo edificio con il paesaggio e con lo spazio pubblico, fa sì che l’esercizio della giustizia, pur mantenendo il suo profilo autorevole e istituzionale, venga spogliato degli aspetti più intimidatori ed esaltato nel suo valore civico e collettivo.
L’isola del Lazzaretto Nuovo, oltre ad essere nel panorama culturale di Venezia un’importante sede museale, didattica e di ricerca, costituisce un punto di vista privilegiato sui diversi biotopi della laguna. Il progetto consiste nel creare un apparato segnaletico e informativo che vada a costituire il “Sentiero delle barene”, un percorso paesaggistico che ricalca l’antico camminamento di ronda attorno alle antiche mura. Il progetto, che parte dai supporti lignei e arriva allo studio dei contenuti grafici, mira a inserirsi nel paesaggio in maniera armonica e di rendere chiara e comprensibile l’esperienza di conoscenza per i visitatori.
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